Lo gnocco fritto, specialità dell’Emilia-Romagna, è una prelibatezza croccante e squisita, capace di incantare tutti i conmmensali grazie alla sua semplicità e alla sua versatilità. Questa delizia, originaria dei territori emiliani, è diventata un’icona della cucina italiana ed è perfetta da gustare in mille occasioni. In questo articolo, esploreremo l’origine, gli ingredienti e il piacere culinario che lo gnocco fritto offre a chi ha la fortuna di gustarlo.
Dorato, soffice e croccante al tempo stesso
Lo gnocco fritto ha origini antiche, risalenti alle tradizioni contadine dell’Emilia-Romagna. La sua storia è intrecciata con la necessità di utilizzare ingredienti semplici e disponibili, come farina, strutto, acqua e sale, per creare una pietanza sostanziosa e gustosa da mangiare comodamente in giro. Questa prelibatezza era spesso preparata durante le festività o le occasioni speciali, diventando un simbolo di convivialità e tradizione.
La ricetta dello gnocco fritto prevede davvero pochi e semplici ingredienti, nonchè pochi passi per la preparazione. Farina, acqua, strutto e sale sono gli ingredienti principali. La farina viene lavorata con cura per ottenere una pasta liscia, che viene poi stesa sottile e tagliata in quadrati. Questi quadrati vengono fritti in olio, o strutto, bollente fino a diventare dorati e soffici, pronti per essere gustati caldi.
Quando si preparano gli gnocchi fritti, anche se semplici nella teoria, bisogna portare particolare attenzione in due fasi. La pasta deve essere lavorata con cura, per garantire la giusta consistenza. La frittura richiede attenzione per ottenere la croccantezza desiderata; potete decidere di usare un olio di semi o lo strutto (per rimanere più fedeli alla preparazione originale) l’importante è che la temperatura sia adeguata. La magia avviene quando lo Gnocco Fritto gonfia durante la frittura, creando una crosta dorata all’esterno e una morbidezza irresistibile all’interno.
Mentre la ricetta tradizionale è un trionfo di semplicità, ci sono molte varianti regionali e reinterpretazioni creative. Alcuni preferiscono servirlo con prosciutto crudo e formaggi, mentre altri lo accompagnano con salse o creme a base di erbe aromatiche per un tocco contemporaneo.
| Tempo cottura: | 20 Min |
| Tempo preparazione: | 30 Min |
| Tempo totale: | 50 Min |
| Categoria: | Lievitati |
| Tipo di cucina: | Italia |
| Dosi per:: | 6-8 |
2. Dovrete ottenere una pastella semiliquida
3. Coprite con pellicola e lasciate lievitare 60 minuti
4. A questo punto aggiungete il resto della farina e l'acqua a filo
5. Impastate fino ad ottenere una massa omogenea quindi unite lo strutto a pezzeti lasciando che venga assorbito un po' alla volta (potete usare una planetaria con gancio se l'avete)
6. Formate un panetto arrotondato e lasciate lievitare in ciotola con pellicola per almeno 2 ore in forno spento
7. Versate l'impasto triplicato di volume su una spianatoia infarinata e con un mattarello stendete ad uno spessore di 4-5 mm
8. Cercate di ottenere una forma rettangolare
9. Tagliate dei quadrati di pasta di circa 4-5 cm di larghezza (non devono essere perfetti)
10. Portate in una pentola a temperatura l'olio di semi o lo strutto, circa 175-180° (usate un termometro)
11. Fate friggere i quadrotti di impasto un paio alla volta e quando diventano gonfi e dorati da entrambi i lati rimuoveteli e metteteli a scolare su carta paglia
12. Serviteli caldi accompagnando con salumi e formaggi
* 200 ml di acqua
* 8 gr di lievito fresco di birra
* 75 gr di strutto
* sale
* zucchero
* olio di semi o strutto