I testaroli, piatto originario della Lunigiana, sono una prelibatezza culinaria che cattura l’essenza della tradizione contadina. Questi dischi di pasta spessa, noti anche come “testaroli alla ligure”, portano con sé secoli di storia culinaria, risalendo addirittura ad epoca romana. In questo articolo, esploreremo l’origine, gli ingredienti e l’arte di preparare i Testaroli, un piatto che rappresenta la ricchezza delle terre della Lunigiana.
Una pastasciutta molto antica
I testaroli hanno origini molto antiche e sono strettamente legati alla cucina contadina. La Lunigiana, una regione tra Toscana e Liguria, ha dato i natali a questo piatto, che affonda le sue radici nella pratica dell’uso dei “testi,” degli utensili da cucina in terracotta o ghisa di forma circolare. Tradizionalmente, la pasta veniva versata sui testi molto caldi e, una volta cotta e raffreddata, veniva tagliata a losanghe, creando i caratteristici testaroli.
I testaroli sono molto facili da preparare e bastano davvero pochi ingredienti. La pasta è preparata a base di farina di grano e acqua, fino ad ottenere una pastella densa e liscia. La pastella viene poi versata sui testi caldi e cotta fino a quando non è pronta. Il risultato è un disco di pasta dal sapore neutro, perfetto per accogliere condimenti e accompagnamenti. Una volta pronti, i dischi vengono tagliati in losanghe di alcuni centimetri e fatti sbollentare in acqua bollente per 1 minuto appena, giusto il tempo di rinvenire e ammorbidirsi.
Si tratta di un formato di pasta versatile, adatto ad essere abbinato a diversi tipi di condimenti. Il più comune è quello classico, che vede i testaroli conditi con un pesto di basilico fresco, una spolverata di parmigiano reggiano invecchiato 24 mesi e un filo di olio extravergine di oliva a crudo a completare il tutto. La versione più moderna di questo piatto li vede conditi con del pesto alla ligure.
Tempo cottura: | 10 Min |
Tempo preparazione: | 20 Min |
Tempo totale: | 30 Min |
Categoria: | Primo piatto |
Tipo di cucina: | Italia |
Dosi per:: | 4 |
2. Mescolate insieme la farina, una presa di sale e l'acqua, poca alla volta, con una frusta, fino ad ottenere una pastella fluida, densa e liscia
3. In mancanza dei testi dovrete utilizzare una padella in ghisa se ne avete una (meglio) o una normale padella, abbastanza larga (20-24 cm, ma vanno bene anche più piccole, dovrete soltanto cuocere più dischi)
4. Scaldate la padella e ungetela con un pezzo di carta assorbente bagnato di olio
5. Versate 1 o 2 mestoli di pastella sulla padella calda fino a ricoprirla interamente (non fatele troppo spesse, dovranno avere lo spessore di una crespella!)
6. Dopo 3 minuti circa di cottura a fuoco medio-alto rigirate il disco con una spatola facendo molta attenzione e lasciate dorare per 1 minuto anche l'altra faccia
7. Ripetete l'operazione fino ad esaurire la pastella e mettete da parte i dischi pronti
8. Tagliateli a losanghe di 5 cm circa una volta freddi
9. Portate a bollore una pentola colma di acqua salata e sbollentate i testaroli per 1-2 minuti
10. Impiattateli e conditeli con il pesto di basilico
11. Serviteli ancora caldi
* 450 ml di acqua a temperatura ambiente
* 50 gr di basilico fresco
* 50 gr di parmigiano grattugiato 24 mesi
* olio evo
* sale