Il sorbetto costituisce una sorta di via di mezzo tra un alimento allo stato liquido, sotto molti punti di vista dal punto di vista “storico” è uno dei “progenitori” dell’odierno gelato, trattandosi di fatto di qualcosa di simile alla granita, ma la grana di ghiaccio che lo compone è più fine. Viene oggi classificato come alimento dolce, in quanto viene anche se in alcune realtà vede l’aggiunta di liquori ed altri alcolici. Una delle varianti più apprezzate, soprattutto in estate è il sorbetto al limone. Ma cosa succede quando lo mangiamo?
Bere sorbetto al limone: cosa succede al nostro corpo?
E’ una delle tipologie di “gelato” più antiche, conosciute ed apprezzate fin dall’antichità ma per ovvie ragioni legate alla refrigerazione, la disponibilità delle materie prime è stata molto limitata.
Il sorbetto al limone fa strettamente parte della tradizione italiana, molto diffuso soprattutto al sud anche per la disponibilità “naturale” di agrumi come il limone. Spesso viene considerato un tipo di “piacere ghiacciato” più sano perchè apparentemente legato ad una minore quantità di zuccheri.
In realtà, anche se può sembrare strano, il sorbetto al limone non è particolarmente efficace per stimolare il tratto digestivo, anche se in molte culture è ancora percepito come tale. Il limone infatti, che ha effettivamente capacità digestive, non è presente in quantità sufficienti per apportare questo effetto.
Parzialmente confermate le capacità antiossidanti che sono comunque presenti ma è consigliabile non eccedere con più di un sorbetto al giorno, in particolare se per la preparazione è stato utilizzato succo di limone con l’aggiunta di zuccheri.
Il tipico sorbetto “moderno” è realizzato con acqua, succo di limone, spesso farina di carrube (che svolge la funzione di addensante) e zucchero per smorzare la celebre carattere aspro del limone.
E’ lo zucchero a non essere sottovalutabile in quanto in 100 grammi di prodotto ne sono presenti quasi 5 cucchiaini di zucchero. Se una persona “sana” gestisce senza problemi una dose di questo tipo, chi soffre di glicemia o diabete dovrebbe limitare al massimo il consumo.