Il tonno in scatola contiene metallo? La verità lascia tutti senza parole

Sarebbe inutile ribadire il “peso specifico” che le varie tecniche di conservazione degli alimenti, in particolare le tipologie che hanno una qualche forma di origine animale, abbiano avuto un peso specifico rilevante in ogni ambito del contesto dell’alimentazione, con il processo di inscatolamento, figlio della rivoluzione industriale che ha avuto la capacità di prolungare parecchio la “vita” di alimenti molto diversificati. Il tonno in scatola è probabilmente una delle forme più conosciute ed utilizzate anche se da  molti anni questo viene considerato effettivamente come qualcosa di legato ad abitudini sbagliate, se non addirittura dannoso, ad esempio a causa del contenuto di metallo pesante.

Tra fake news e miti vari, come spesso accade in questo caso vi è una base di verità anche se è meno reale di quanto si può credere.

Ma il tonno in scatola contiene davvero metallo? O è formalmente una forma di bufala?

Il tonno in scatola contiene metallo? La verità lascia tutti senza parole

Il tonno in scatola contiene metallo

E’ generalmente considerabile reale il compendio di presenza di metalli pesanti all’interno dei prodotti ittici che poi sono concepiti in scatolame vario e diversificato: si tratta infatti di qualcosa di molto spesso legato all’ambito anche del tonno in scatola, per distacco la sua variante più conosciuta ed acquistata, a lungo si è dibattuto sulla presenza che questi possono avere. La forma di metallo pesante presente in maggiori quantità in questo ambito è il mercurio, anzi il metimercurio un metallo pesante che può essere estremamente dannoso per l’organismo se in quantità rilevanti. Questo perchè banalmente l’organismo non riesce a disfarsene in tempi brevi la presenza prolungata di questo metallo in eccesso compromette varie funzioni vitali.

Il metilmercurio non viene conferito dalla scatola, ma finisce nel tonno molto prima di essere pescato in quanto fa parte della catena alimentare marina, trovandosi nei pesci ed altre forme di vita di cui il tonno si nutre. Tuttavia le varianti pescate da zone sicure per loro natura presentano un apporto di questo metallo non così elevato quindi sicuramente non al punto  di rendere sconsigliabile il consumo di tonno in scatola, pur senza eccedere oltre le 2 volte a settimana. La presenza di metallo rende però il suo apporto estremamente pericoloso per le persone che affrontano uno stato particolare come le donne incinte. Per loro il consumo di tonno in scatola o altro pesce è da evitare particolarmente. Il mercurio è presente ancora di più negli elementi di maggiori dimensioni.