Malattia di Alzheimer, un test può rivelarlo molti anni prima: ecco di quale si tratta

E’ senza dubbio la malattia, o detto anche morbo, di Alzheimer una delle vere e proprie problematiche più difficili da diagnosticare per tempo ma allo stesso tempo anche portare all’attenzione prima possibile  tra le situazioni mediche che ad oggi non hanno una vera e propria cura, in tal senso la prevenzione ha un valore ancora più spiccato ed importante proprio perchè la maggior parte di chi tende ad esserne affetto ha difficoltà a distinguerne i sintomi dal semplice progredire dell’età e della vecchiaia. Ma un recente rilevamente permetterà molto probabilmente nel prossimo futuro di trovare indizi che potranno “anticipare” la venuta della malattia di Alzheimer.

Un recente studio ha infatti esaminato proprio attraverso vari test un modo per riuscire a capire con pochi dubbi, quando questo morbo così diffuso tra la popolazione oltre i 65 anni tende a colpire.

Non è troppo ottimistico pensare che in pochi anni potrebbe bastare un comune test del sangue per verificare quella che appare come una forma di forte predisiposizione o meno del morbo di Alzheimer.

Malattia di Alzheimer, un test può rivelarlo molti anni prima: ecco di quale si tratta

malattia di Alzheimer

E’ ancora oggi una malattia che seppur molto conosciuta e diagnosticata da oltre un secolo, tende ad essere quasi completamente sconosciuta nelle cause: la perdita di efficacia delle cellule del cervello che si occupano della memoria e della capacità cognitiva infatti  tende a svilupparsi in modo progressivo ed inevitabile fino alla completa perdita di coscenza che poi causa in praticamente ogni caso anche un decesso prematuro, in maniera più o meno diretta. La ricerca però è da sempre molto attiva in tal senso e potrà dare ottimi risultati anche per prevenire e curare il morbo di Alzheimer.

Un test sviluppato in Svezia rilevato dalla rivista Jama Neurology , effettuato su quasi 700 persone ha evidenziato come i livelli nell’organismo di una proteina chiamata p-tau271 può effettivamente essere una forma di “anteprima” , che in corrispondenza di livelli sufficientemente elevati ha poi portato ad una diagnosi della malattia di Alzheimer anche a distanza di oltre 10 anni dal primo test.

Questo significa quindi potenzialmente che anche chi non è troppo in avanti con gli anni, attraverso un comune esame del sangue con uno screening, potrà quindi anticipare con molti anni potenziali, la diagnosi poi inevitabile della malattia neuro degenerativa, con la prospettiva anche di “bloccarne” o anticiparne i tipici sintomi con farmaci che sono già molto evoluti negli ultimi anni.