Il cioccolato fondente fa bene al colesterolo: ecco la verità del nutrizionista

Da sempre il cacao, e nella sua forma tipica in tavolette (e non solo) inteso come cioccolato tende ad affascinare ed unificare gran parte delle personalità sufficientemente amanti del dolce, ma non esclusivamente: infatti le varianti possibili di consumo di prodotti al cioccolato rendono questo alimento e le varie tipologie adatte praticamente a tutti, anche se siamo culturalmente considerati “standardizzati” nel considerare questo prodotto come un peccato di gola, ossia qualcosa di poco salutare. Ma il cioccolato , in particolare quello fondente quindi quello più “puro” di cacao, secondo molti ha ottime proprietà benefiche ed è in grado anche di “far bene” al colesterolo alto.

Per molti questo sembra quasi “troppo bello per essere vero” quindi viene spontaneo chiedersi se effettivamente c’è della verità in queste considerazioni.

Ma il cioccolato fondente può avere effetti positivi sul colesterolo alto? Proviamo a capirlo insieme.

Il cioccolato fondente fa bene al colesterolo: ecco la verità del nutrizionista

cioccolato fondente fa bene al colesterolo

Ciò che chiamiamo cioccolato costituisce in ogni caso, indifferentemente dal pregio e dalla natura del prodotto, una forma lavorata dei “frutti” della pianta di cacao che sviluppa queste particolari forme di semi che sono sottoposti ad un procedimento molto approfondito. Le varianti sono possibili aggiungendo zuccheri ed altri elementi come il burro di cacao per rendere colore, sapore e consistenza diversi a seconda dei gusti e delle applicazioni.

Il cioccolato fondente è sicuramente quello meno “negativo” sulla salute perchè è più puro: le varianti più “dark” ossia più ricche di cacao non presentano effettivamente grassi e zuccheri in grandi quantità e sono quindi più adatte ad un consumo relativamente costante. Il cacao in se fa bene al cuore, in quanto ha ottime proprietà antiossidanti e contiene varie proprietà come alcaloidi specifici come la teobromina, che ha capacità di ridurre la pressione sanguigna, e grazie ai polifenoli può essere anche un elemento utile per i diabetici per assumere una sostanza dal forte potere nutritivo.

E’ bene evidenziare che queste caratteristiche, effettivamente vere, vanno applicate a quantitativi di cioccolato al giorno non superiori a 40 grammi, e solo per varianti di prodotto con almeno un contenuto in percentuale pari al 75 %. Solo in questo caso il rapporto costi / benefici (il cioccolato resta un alimento molto saziante e calorico in ogni caso, quindi è bene non abbondare ma considerarlo una forma di “ricompensa” dopo i pasti) risulta essere importante anche per contrastare il colesterolo alto.

Quindi si può confermare con alcune riserve questa forma di “mito” che poi non è tale.