Nuova malattia scoperta, primo decesso: ecco quale e quali sono gli effetti

Dall’arrivo della pandemia come concetto, che è uscito dalla tradizionale forma conosciuta nei dizionari, a causa del Covid-19, le associazioni mediche ma anche la comunità internazionale ha aumentato i controlli in relazione a nuove malattie, ma anche alle nuove evoluzioni di quelle già conosciute, e quando un nuovo “ceppo” si sviluppa ed ha una somiglianza nei sintomi e negli effetti, viene affibbiato un nuovo nome per una nuova malattia che viene scoperta.

Non sempre quelle “nuove” sono tali per la ricerca in quanto alcune restano isolate o non attive per la specie umana.

Una di queste malattie ha iniziato a “comparire” in alcuni casi in una regione degli Stati Uniti. Quali sono gli effetti?

Nuova malattia scoperta, primo decesso: ecco quale e quali sono gli effetti

Nuova malattia scoperta

Si tratta di una effettiva malattia recente, evidenziata per la prima volta nel 2015, e che ha avuto il nome scientifico di Alaskapox virus conosciuto anche come vaiolo dell’Alaska. Le forme di sintomi sono infatti esattamente sovrapponibili a quello del vaiolo almeno dal punto di vista estetico.

E’ un virus che  trova per ora una diffusione quasi totalmente animale, essendo diffuso tra roditori e piccoli mammiferi come i topi o scoiattoli ma proprio nello stato dell’Alaska sono state rilevate le prime  forme di casi, seppur non apparentemente correlate tra di loro.

L’infezione viene palesata con l’introduzione diretta del virus attraverso un morso o un graffio  con l’animale che fa da vettore.

Per ora sono meno di una decina i casi effettivi registrati, quasi tutto, eccetto uno, sono stati risolti con una serie di normali terapie a base di antivirali e immunoglobulinici. Un individuo però, già compromesso da un male incurabile, che è stato contagiato da questa forma di nuova malattia, è deceduto.

Le modalità di infezione sono relativamente simili a quella di una tradizionale influenza, ossia sintomi di debolezza comuni che sono nella maggior parte dei casi da tenere sotto controllo con l’isolamento, ma l’assonanza del termine comune con il vaiolo è dovuto proprio alle piccole bolle che tendono a comparire su parte della superficie cutanea.

La malattia quindi non è ancora stata registrata in altri luoghi al di fuori del continente americano ma rientra tra le forme di potenziali infezioni che potranno subire mutazioni e che quindi necessitano in particolare di una attenzione specifica da parte delle autorità locali per verificare effettivi quanto possibili cambiamenti nella sua dinamica.