Digiuno Intermittente, fa dimagrire? Ecco le controindicazioni più comuni

Sono molto comuni le condizioni che ci possono portare a tentare e magari ad applicare con una certa frequenza il digiuno, ossia una condizione volontaria in cui non si consumano alimenti specifici o anche in modo piuttosto generale, si fa ricorso a questa metodologia spesso per regolarizzare il peso ma anche per “resettare” delle abitudini e ritmi alimentari. Ovviamente si può digiunare anche per altre motivazioni ad esempio per motivazioni religiose o seguendo schemi medici molto precisi. Tra le tipologie di processi dimagranti si fa spesso ricorso al digiuno intermittente, naturalmente una forma regolarizzata. Ma il digiuno intermittente fa dimagrire?

La sua efficacia non è sempre confermata ma se regolarizzata in modo corretto, cosa non sempre facilissima soprattutto in modo autonomo può effettivamente portare  ad una perdita di peso.

Però resta qualcosa da attenzionare magari con l’aiuto del proprio medico, perchè le controindicazioni sono possibili.

Attenzione al digiuno intermittente: ecco quali sono i possibili effetti collaterali

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Esistono varie tipologie di digiuno intermittente, che formalmente fanno leva sul modificare il fabbisogno attraverso il deficit calorico. In sostanza si riduce lo “spazio di manovra” nel quale l’organismo di fatto “comunica” la necessità di nutrienti e questo porta ad una minore abitudine di introdurre cibo non immediatamente necessario.

Ma è qualcosa che non è facile o uguale per tutti: nella forma più comune si fa ricorso al digiuno intermittente nella forma delle 12 ore al giorno. Ossia per metà tempo della giornata si consumano determinati cibi (sostanzialmente si fa il “pieno” ) e per le altre 12 non si mangia niente o quasi, eccezion fatta bere acqua ed altri elementi poco calorici. Non esiste una forma definita “efficace” per tutti del digiuno intermittente ma vari studi hanno certificato che seguendo questo termine anche per pochi mesi può avere una buona forma di impatto sull’organismo.

Tuttavia esistono alcuni problemi, a partire dall’efficacia che non è sempre garantita, soprattutto se si procede senza una adeguata analisi del metabolismo, cosa molto complessa da ottenere in modo autonomo. Se non apportato correttamente può sbilanciare il metabolismo portando a effetti come il peggiormanto dell’umore, difficoltà a dormire, di concentrazione, maggior tendenza a subire infezioni e virus oltre ad una forma di debolezza persistente. In modo specifico se si passa da una dieta molto diversificata e ricca al digiuno, può subire problemi legati all’affaticamento effettivo che possono essere anche molto gravi.

Per questo il digiuno intermittente può essere una buona soluzione ma mai farlo da soli.