Paralisi del sonno, è pericolosa? Ecco i sintomi principali e come evitarla

Tra le condizioni maggiormente diffuse al mondo che influenzano negativamente la quotidianità spiccano tutte quelle che riguardano il sonno ed il riposo normale, elemento fondamentale per qualsiasi forma di essere vivente, contesto del quale anche la specie umana non può esimersi, e sempre più disturbi sono stati individuati che fanno parte di questo contesto così delicato. Oltre alla comunissima insonnia, anche disturbi come la paralisi del sonno costituisce un qualcosa di estremamente diffuso in tutti i sensi, al punto che le percentuali di persone che ne sono vittima.

Ma cos’è effettivamente la paralisi del sonno, e da cosa può essere causata?

Vari studi recenti hanno “ispezionato” le forme di dinamiche che sono solite palesare questa condizione.

Soffri di paralisi del sonno? Ecco le possibili cause e come rimediare

paralisi del sonno

Costutiusce una condizione abbastanza diffusa da essere ciclica conosciuta anche come paralisi ipnagogica, che si manifesta poco prima del risveglio naturale: tra i principali sintomi vi è l’impossibilità o la concreta difficoltà  di muoversi o anche parlare.

Nella maggior parte dei casi dal punto di vista squisitamente tecnico si tratta di una condizione causata dall’interruzione improvvisa di una fase del sonno REM, oppure l’interruzione tra una fase e l’altra. In casi più rari risulta essere però anche una sintomatologia causata e sviluppata da altre forme di malattie vere e proprie come la narcolessia.

Circa l’8 % della popolazione adulta risulta essere affetta almeno a tratti dalla paralisi del sonno, ma ciò che appare ancora difficile da notare è la causa diretta, che in alcuni casi può avere leggere influenze genetiche ma nella maggior parte è legata ad una condizione secondaria, come l’ansia, l’incapacità di addormentarsi in modo regolare, e quindi anche lo stile di vita, come l’assunzione di alcolici, caffeina ed altri elementi che influiscono sulla capacità di addormentarsi e di regolarizzare il dormire.

In passato si associava questa forma di disturbo che nella maggior parte dei casi è passeggereo a delle doti cognitive fuori dal comune come “soprannaturali” in quanto in casi non eccessivamente rari si va incontro ad elementi effettivamente parlando legati alle allucinazioni. Se si soffre in modo radicato di questa forma di paralisi del sonno è assolutamente consigliabile ridurre la quantità di elementi come alimenti in grado di influenzare il ritmo del sonno, e valutare eventualmente la necessità di concepire un trattamento psicologico così da alleviare una delle possibili cause. Resta un disturbo antichissimo ma ancora oggi molto complesso nella sua definizione.