Risveglio con le mani intorpidite: ecco perchè succede

Il sonno viene ovviamente percepito come qualcosa di necessario, fondamentale indifferentemente dal nostro sile di vita, ed identifica tra le altre cose anche una serie di meccanismi considerabili fondamentali per il “vivere bene” e ristabilire un corretto riposo ed equilibrio. Ed anche se può sembrarci una fase della giornata dove il cervello ed il corpo si “mettono in pausa” non è propriamente così, in quanto l’organismo è generalmente molto attivo, in parte lo è addirittura di più di altri ambiti.  Tra gli effetti maggiormente conosciuti ma anche difficili da identificare nella causa spicca il risveglio con le mani intorpidite, che è molto comune.

Si tratta di qualcosa che in realtà può avere cause abbastanza diversificate ma nella maggior parte dei casi queste vanno da ricercarsi in ambiti specifici e diretti.

Perchè ci svegliamo con le mani intorpidite? E’ un problema serio?

A cosa è dovuto un risveglio con le mani intorpidite: ecco le cause

Risveglio con le mani intorpidite

Generalmente si può dire che l’intorpidimento non è nella maggior parte dei casi un qualcosa di grave ma di un segnale comune che l’organismo sviluppa per farci capire alcune cose che “non vanno”, che può significare nella stragrande maggioranza dei casi, una  posizione scorretta durante il sonno. Molto spesso l’indolenzimento si palesa tra il pollice e l’indice, dove è presente un nervo collegato al tunnel carpale, che è una zona molto specifica e ” delicata ” identificato tra i legamenti ed una sezione della mano.

Quasi sempre questa tendenza si palesa con maggior frequenza su un arto in maniera maggiore o totale rispetto all’altro, quindi per testare la validità della causa si può provare a sviluppare una posizione diversa prima di dormire, o ancora fare qualche semplice  esercizio di streching prima di coricarsi.

Ma le cause possono essere anche collegate ad altri ambiti, ad esempio casi di spondilosi cervicale che è legata ad una comune condizione legata all’usura dei dischi spinali, in particolare dopo i 60 anni.

Possono influire anche altre condizioni di casistica ad esempio malattie come il diabete, tendiniti di vario tipo, sindrome dello stretto toracico, oppure effetti secondari di vari traumi subiti in precedenza agli arti. Condizioni ancora più rare sono ad esempio identificabili in ambiti dovuti alla genetica come la contrattura di Dupuytren che influenza i fasci del tessuto fibroso (fascia) situati sul palmo della mano, rendendo nel corso del tempo difficile flettere le dita.

In alcuni casi possono essere presenti anche problemi di natura neurologica. Se gli esercizi di streching ed i cambi di posizione pre sonno non hanno funzione è necessario un consulto medico.